martedì, aprile 18, 2006
Trasloco
Era da qualche tempo che avevo in mente questa cosa. Anzi era una doppia cosa. 1) Passare a Wordpress per la gestione di questo blog sopratutto per utilizzare i tag di technorati 2) Provare la nuova versione di WMware Server (o Microsoft Virtual Server) eliminando dal nostro già affollato spazio del LaRiCA uno dei pc che sono accesi 24/24h, scaldano e spesso si rompono.
Ho colto l'occasione in questi giorni per perfezionare il passaggio: il nuovo indirizzo del blog è dunque http://larica-virtual.soc.uniurb.it/nextmedia/. Per chi usa i feed per ricevere gli aggiornamenti non è necessario fare nulla perchè ho aggiornato il puntamento del servizio FeedBurner.
Maggiori dettagli su questa esperienza di trasloco combinato nel primo post del "nuovo" blog.
martedì, aprile 11, 2006
The dancing pig
Avevo accennato alla cosa nel precedente post. L'autore del progetto mi ha mandato come promesso il link al divertenete video in questione (alzare il volume delle casse) che provvedo subito a condividere con tutti voi.
venerdì, aprile 07, 2006
ISIE 3 and 4

mercoledì, aprile 05, 2006
ISIE second day

Play Create, Learn

sabato, aprile 01, 2006
Probabilità dell'ordine
L'ordine sociale, così come una comunicazione che riproduce comunicazione, è un fenomeno comune ma improbabile...
Post che contengono April Fools al giorno durante gli ultimi 360 giorni.

Get your own chart! P.S. Il mio voto per il miglior scherzo di quest'anno va a Google Romance, secondo classificato questo comunicato stampa diffuso da un laboratorio di ricerca di un noto ateneo italiano.
Get your own chart! P.S. Il mio voto per il miglior scherzo di quest'anno va a Google Romance, secondo classificato questo comunicato stampa diffuso da un laboratorio di ricerca di un noto ateneo italiano.
giovedì, marzo 30, 2006
TagClouds Politiche 2006
Tempo fa avevo scoperto un sito per creare in automatico Tag Clouds a partire da uno o più feed rss. Oggi ho scoperto un servizio simile che consente una maggiore personalizzazione ed ho pensato di usarlo sul feed prodotto da Technorati per con la combinazione di parole chiave Prodi+Berlusconi (che avevo già usato qualche tempo fa). Il risultato mi pare interessante:
lunedì, marzo 27, 2006
Dalla macchina da scrivere alla tastiera video
Qualche tempo fa mi era capitato di riflettere sull'evoluzione della combinazione palmare/cellulare. La mia idea in proposito è che la tastiera come dispositivo di input esterno allo schermo scomparirà in qualsiasi oggetto di questo genere e sarà simulata a video. L'idea dell'Ultra-Mobile PC (è questo il nome ufficiale del dispositivo chiamato Origami) va in questa direzione. Quando si parla di una tastiera a video non si deve tuttavia immaginare una mera simulazione della tastiera tradizioale. Gli esperti di storia delle tecnologie citando spesso il caso dell'evoluzione dalla tastiera della macchina da scrivere a quella del computer. Il layout delle lettere, che nelle macchine da scrivere era obbligato dalla meccanica dell'oggetto, è rimasto invariato a dispetto del fatto che layout alternativi hanno mostrato una maggiore efficenza. Nelle tastiere dei computer non esistono le restrizioni meccaniche che hanno portato al layout QWERTY eppure abbiamo mantenuto lo stesso standard precendete.
Allo stesso modo mi sembra che ci si sia mossi, almeno in una fase iniziale, per le tastiere simulate a video. Avere l'intero set di tasti disposto in una certa maniera (si vedano i palmari, i tablet pc o le macchine per fare i biglietti alla stazione) non è di certo il modo più efficente per simulare una tastiera a video (ovvero SIP, Soft input panel). Con gli UMPC ho visto le prime alternative in questo senso.
La disposizione dei tasti negli angoli in basso è senz'altro inconsueta ma credo, anche avendo esperienza di un palmare come il jasjar dell'imate, che sarà molto utile sopratutto in condizioni di mobilità. Credo tuttavia che le tastiere video che useremo nei prossimi anni saranno ancora diverse. Che bisogno c'è di mostrare a video tutti i tasti quando ineffetti, sulla base della lingua scelta, sappiamo che solo alcune lettere possono seguire quelle già effettivamente scritte? Tasti grandi (facili da premere anche con le dita) e risparmio di spazio sullo schermo facendo apparire solo le lettere utili. Un ruolo fondamentale sarà poi svolto dall'autocompletamento in stile T9.
Dunque i device del futuro saranno senza tastiera

domenica, marzo 26, 2006
Super pubblico
Ancora una volta Danah Boyd ha pubblicato un contributo molto interessante. Questa volta il tema è il pubblico o meglio la sua versione contemporanea che Danah definisce "super pubblico". Come la stessa autrice riferisce non si tratta di una definzione chiara ma piuttosto di un'idea in progress. Sicuramente il concetto di pubblico al tempo del FarsiMedia è qualcosa al tempo stesso più radicale e pervasivo che in passato. Sicuramente c'è uno svincolarsi ulteriore del legame locale. Il pubblico, e questo da Gutemberg in poi, non è più quello che condivide il nostro intorno spazio-temporale. O meglio non è solo quello. Il pubblico di oggi è tuttavia qualcosa di ancora diverso da quello indistinto tipico delle comunicazioni di massa.
Digital life has really screwed with the notion of public, removing traditional situationism (Goffman) that connects strangers. If the Kenyan farmer is connected to the Internet and reads English, he can be a part of Bloomberg's public via the New York Times.(...)
People's notion of public radically changes when they have to account for the Kenyan farmer, their lurking boss, and the person who will access their speech months from now. People's idea of a public is traditionally bounded by space, time and audience - the park is a public that people understand. And, yet, this is all being disrupted.(...)
What does it mean to speak across time and space to an unknown audience? What happens when you cannot predict who will witness your act because they are not visible now, even though they may be tomorrow? How do people learn to deal with a public larger and more diverse than the one they learned to make sense of as teenagers? How are teenagers affected by growing up in an environment where they can assume super publics? I want to talk about what it means to speak for all time and space, to audiences you cannot conceptualize. A reporter recently asked me why kids today have no shame. I told her it was her fault. Media is obsessed with revealing the backstage of people in the public eye - celebrities, politicians, etc. More recently, they've created a public eye to put people into - Survivor, Real World, etc. Open digital expression systems coupled with global networks took it one step farther by saying that anyone could operate as media and expose anyone else. What's juicy is what people want to hide and thus, the media (all media) goes after this like hawks. Add the post-9/11 attitude that if you hide something, you are clearly a terrorist. Should it surprise anyone that teenagers have responded by exposing everything with pride? What better way to react to a super public where everyone is working as paparazzi? There's nothing juicy about exposing what's already exposed. Do it yourself and you have nothing to worry about. These are the kinds of things that are emerging as people face life in super publics.Queste frasi mettono bene in evidenza un aspetto importante del FarsiMedia. L'accesso alla comunicazione verso un pubblico indistinto, una volta patrimonio di pochi, è oggi aperto a tutti. Come per i mezzi di comunicazione tradizionali (dai romanzi, ai film, alle soap operas, ai reality show) il contenuto di queste conversazioni riguardano molto spesso esperienze. L'esposizione costante a queste esperienze ci cambia costantemente (come avviene da sempre). Quello che oggi sembra diverso è la quantità e la frequenza di queste esperienze di esperienze ed il costante potenziale contatto con esperienze molto diverse da quelle proprie delle nostre reti sociali o da quelle proposte dai media di massa. Osservare le esperienze di un anziano essendo un giovane, di una mamma essendo un uomo, di uno studente essendo un professore, di un cinese essendo un europeo... il contatto con diversi punti di vista aiuta a relativizzare la propria prospettiva e forse, in quale modo, rende necessario affermarla. Non nel senso di imporla ma nel senso di proporla. In fondo le esperienze ed i pensieri privati non sono utili alla società fatta di comunicazioni. Si tratta di materiale prezioso capace come pochi altri di attivare la comprensione e dunque nuove comunicazioni. Il sistema funziona meglio se tutto è pubblico. Esiste dunque ancora uno spazio per il privato nell'epoca del "super pubblico"? Cosa ne sarà della privacy al tempo del FarsiMedia? P.S. Le pubblicazioni di Danah Boyd possono essere scaricate gratuitamente online.
mercoledì, marzo 15, 2006
La Verità è l'invenzione di un bugiardo
Ed anche le conseguenti accuse di ribaltamento della Verità, le Menzogne, le Falsità e tutto il resto dello sciocchezzario ripetuto fino alla noia lunedì sera. A parte questa considerazione cibern-etica volevo mostrarvi questo grafico che più di mille parole racconta cosa è accaduto sul web il giorno dopo l'incontro.

Get your own chart! Mi sembra interessante. Poi è ancora più interessante vedere i contenuti. Ci sarebbe materiale per una ricerca ma mi limito a riportare una nota di colore. La grafomania di Silvio ha infatti scatenato la fantasia dei blogger che hanno prodotto diverse ipotesi sul possibile contenuto degli scarabocchi che il nostro presidente ha redatto con le sue splendide penne per quasi tutta la trasmissione. Di seguito trovate due fra le ipotesi più accreditate.
Get your own chart! Mi sembra interessante. Poi è ancora più interessante vedere i contenuti. Ci sarebbe materiale per una ricerca ma mi limito a riportare una nota di colore. La grafomania di Silvio ha infatti scatenato la fantasia dei blogger che hanno prodotto diverse ipotesi sul possibile contenuto degli scarabocchi che il nostro presidente ha redatto con le sue splendide penne per quasi tutta la trasmissione. Di seguito trovate due fra le ipotesi più accreditate.
![]() | ![]() |
martedì, marzo 14, 2006
Alcune certezze sulle radici del futuro

Per i più scettici ho anche trovato una pagina nel sito di FrancoAngeli dedicata al libro non proprio aggiornatissima ma che dovrebbe tuttavia essere via via modificata per riflettere i tempi di lavorazione e le date di uscita. L'ultima informazione che ho è che il volume dovrebbe essere in libreria per la fine di aprile/inizio di maggio.
lunedì, marzo 13, 2006
Intervento di Linda Stone all'Etech
Tim O'Reilly ha pubblicato sul suo blog una trascrizione dell'intervento di Linda Stone all'Etech sul tema della Continuous Partial Attention. Estremamente interessante.
domenica, marzo 12, 2006
La nuova interfaccia utente di Office 2007
Di solito le interfacce sono costruite con il preciso scopo di creare dei livelli di opacità fra l'utente ed il funzionamento del sistema che sta utilizzando. Questi livelli di opacità tendono a celare il vero funzionamento del sistema esponendo solo i comandi di cui l'utente ha veramente bisogno per portare a termine i propri compiti. La dialettica fra opacità e trasparenza è un classico delle riflessioni sul rapporto uomo/compter e chi fosse interessato trova nei lavori di Sherry Turkle e Donald Norman molti spunti di riflessione in questo senso.
Quello che appare interessante in questo documento che introduce la nuova interfaccia grafica di Office 2007 è proprio l'idea che sta alla base del nuovo design. Le ricerche sulla UI di Office degli ultimi hanni ha infatti dimostrato che la stragrande maggioranza degli utenti ignora totalmente gran parte delle funzionalità avanzate offerte da questi software. Da questo punto di vista la consistenza delle interfacce fra le diverse versioni, se da una parte ha consentito di passare senza necessità di nuova formazione da Office 95 a Office 2003, inizia a mostrare i suoi limiti. Il numero di funzionalità nel frattempo è cresciuto ma il sistema di menù e sotto-menù cela le opzioni più avanzate e potenzialmente utili sul piano della produttività in luogi troppo remoti per l'utente medio. Da qui l'idea (non poco rischiosa) di rivoluzionare il funzionamento dell'interfaccia di Office passando dal sistema dei menù a quello dei Command Tabs.
(fare clic per ingrandire)
Ad esempio Word avrà un certo numero di Command Tabs quali scrivere, inserire, page layout, lavorare con i riferimenti bibliografici, fare mailings e fare review di documenti (prevedo che la localizzazione in Italiano dei nomi di queste attività sarà dura...). Ogni Command Tab avrà un certo set di icone che dovrebbero aiutare l'utente a concentrarsi sul task in corso ed al tempo stesso rendere più evidenti le funzionalità avanzate connesse a quell'attività. Ineffetti se si pensa a quanto siano poco usate funzionalità che comportano un'enorme semplificazione del lavoro come la stampa unione e la collaborazione per review sui documenti non si può che condividere almeno l'analisi che ha portato a questa idea.
Maggiori informazioni e diversi screenshot di Word, Excel, Powerpoint, Outlook e Access in questo post di uno dei blog tenuti dagli sviluppatori di Office.
mercoledì, marzo 08, 2006
Naked Conversation
Non il libro di Robert Scoble ma quello che succede se ti capita di fare delle lezioni all'Università ed usare Technorati... guardate cosa abbiamo trovato oggi mentre progettavamo un progetto di ricerca sull'immagine sul web del territorio di Pesaro e Urbino :-)
Proprio oggi abbiamo spiegato i meccanismi della publicy a newmedia... peccato perchè questo esempio era perfetto...
martedì, marzo 07, 2006
Blog per i parlamentari cinesi
BetaNews riporta la notizia che, nel tentativo di migliorare il rapporto fra il parlamento ed i cittadini, la Cina abbia messo a disposizione di tutti i parlamentari un servizio per tenere un blog. Al momento non sono molti i parlamentari cinesi che hanno deciso di fare uso di questo servizio e quasi tutti i post sono (ovviamente) favorevoli alle politiche attuate dal governo e alle leggi varate dal parlamento.
La cosa divertente è che il sistema dei media non può trovare spunti tematici in un mare di contenuti tutti così uguali. E questi contenuti creano tuttavia uno sfondo rispetto al quale qualsiasi minima differenza si nota. Succede dunque che la prima voce che muove la minima critica pubblica, in questo caso il coraggioso parlamentare Pan Shiyi, finisce dritto dritto sulle agenzie internazionali e sui blog di mezzo mondo.
domenica, marzo 05, 2006
Archeologia delle consolle poratili
![]() | ![]() |
giovedì, marzo 02, 2006
Are you listening?
Qualche giorno fa ho cercato di fare un esperimento per attirare l'attenzione di Robert Scoble e Shel Israel verso questo blog. L'esperimento è essenzialmente fallito ma l'esito non è definitivo. Una parte essenziale dell'esperimento consisteva nell'ipotesi che Technorati avrebbe mostrato il mio post usando la parola chiave "Naked Conversations". Di fatto (come tutti possono constatare) così non è. Stesso risultato si ottiene filtrando i soli risultati in lingua italiana.
Strano... poi stamattina leggo sul blog di Casual.info.in.a.bottle che anche lui ha notato lo stesso problema...
Cosa succede a technorati?
martedì, febbraio 28, 2006
Apple lancia un origami?


domenica, febbraio 26, 2006
Cos'è origami?

main vs non-main stream

sabato, febbraio 25, 2006
Quando l'autoironia non manca
Crozza che canta Zapatero alla convention dell'Ulivo (trasmessa via web e su Nessuno TV) di fronte a tutti i leader della coalizione. Veramente imperdibile.
update: vedo che Repubblica.it ha linkato l'audio del monologo e del pezzo sulla proporzionale.
venerdì, febbraio 24, 2006
Naked conversations italian translation
Ho iniziato a leggere Naked Conversations di Robert Scoble e Shel Israel da alcuni giorni. Un libro interessante che meriterebbe una traduzione in italiano sopratutto per arrivare a quel vasto pubblico di manager che da noi non conosce nè l'inglese nè cosa siano i blog nè, tanto meno, ha letto le 95 tesi del Cluetrain Manifesto. Mi sono chiesto come contattare Scoble ed ho velocemente sondato mentalmente tutti i metodi tradizionali (email, provare a contattare qualche conoscenza in Microsoft, scrivere una lettera ufficiale). Poi mi è venuta un'idea. Provare a mettere in pratica quello che Scoble e Israel raccontano nel loro libro. Di fatto questo post è stato costruito, oltre che con lo scopo di suggerire a tutti (sopratutto quelli che credono che i blog siano inutili) la lettura di questo libro, anche per far arrivare questa richiesta agli autori e al tempo stesso a verificare se Scoble e Israel mangiano effettivamente il cibo che confezionano per i loro cani/lettori. L'idea delle Naked Conversations è che, attraverso i blog, i consumatori possono entrare in contatto con le aziende produttrici attraverso un mezzo di comunicazione che non riproduce l'asimmetria produttore/consumatore. Gli autori raccontano in modo piuttosto convicente come sia folle per le aziende che producono beni e servizi ignorare i pareri ed i giudizi che i consumatori si scambiano su Internet attraverso i blog. Di più: monitorare non basta. Bisogna entrare in queste conversazioni e provare a difendere la bontà dei propri prodotti o il buon nome della propria azienda direttamente all'interno di queste conversazioni senza rete. Non attraverso le voci degli uffici stampa ufficiali ma attraverso quelle delle persone che contribuiscono a progettare e creare i prodotti di quell'azienda.
Dunque suppongo che Scoble e Isreal useranno un servizio come technorati per monitorare cosa i lettori dicono del loro libro. Se così fosse, un buon modo per attirare la loro attenzione e chiedere il permesso per la traduzione potrebbe essere un post come questo...
Robert, Shel... if you can read this then you are really eating the food of your dog. We'd like to ask you the rights to translate Naked Conversations in italiano. If u are interested just leave a comment here.
giovedì, febbraio 16, 2006
Silvio, Romano e la guerra dei blog
Posts that contain Silvio Berlusconi per day for the last 30 days. Get your own chart! | Posts that contain Romano Prodi per day for the last 30 days. Get your own chart! |
martedì, febbraio 07, 2006
Machinima? Niente di nuovo...
Pietro mi fa notare in un commento al post precedente che il fenomeno di cui parlo non è affatto nuovo ed esiste dai tempi del primo episodio di Quake. Ineffetti la voce machinima su Wikipedia fa risalire il fenomeno ai primi anni '90 e ne individua le radici addirittura nei demo un pò psichedelici con i quali la maggior parte dei pirati firmavano le loro performance durante i primi anni '80.
A mio avviso, tuttavia, l'aspetto più interessante dell'articolo di Wired è riassunto in quel "for the masses". Credo che in fondo sia solo un aspetto di una tendenza più generalizzata al creare/pubblicare. Fino a qualche anno fa le masse potevano solo fruire di questi contenuti. Oggi, grazie ad una serie di tecnologie largamente disponibili per la produzione e la distribuzione dei contenuti, una fascia crescente della popolazione può provare le sensazione di partecipare ad una comunicazione di massa dal punto di vista dell'emittente e non del destinatario.
La comunicazione di massa non è più "read only".
Questo processo, il "Farsi Media", avrà un impatto di cui è difficile comprendere oggi le dimensioni ma che, a mio modo di vedere, può essere assimilato ad altri passaggi epocali caratterizzati dall'accesso di massa a certe tecnologie della comunicazione (vedi la diffusione della stampa di cui ancora oggi fatichiamo a comprendere le reali conseguenza sulla struttura della nostra società).
Ovviamente il fenomeno dei machinima (e dei bellissimi fumetti realizzati con il motore di Half Life che segnala Pietro) si presta a molti altri livelli di analisi fra cui quello estetico sul quale, per la verità, non so molto.
lunedì, febbraio 06, 2006
C'era una volta Dawson
...oggi c'è gente che utilizza i motori 3d dei videogiochi per fare il regista senza bisogno di attori, luci, scenari o telecamere. Si chiamano Machinima e del fenomeno parla diffusamente Wired in un recente articolo. Ora un collega della gilda dei ricercatori europei mi ha segnalato questo filmato da non perdere realizzato con questa tecnica.
venerdì, febbraio 03, 2006
Programma Videomondi: Forme sociali e linguaggi dei videogiochi
Per chi fosse interessato al rapporto fra società e videogiochi segnalo la pubblicazione del programma del seminario "Videomondi" che si terrà presso la Sala Cinema della Facoltà di Sociologia dell'Università "Carlo Bo" di Urbino, giovedì 9 febbraio dalle ore 10 alle ore 18.
Il seminario è stato volutamente costruito in modo informale e senza privilegiare un singolo punto di vista pre-costituito. Per questo motivo il gioco elettronico sarà analizzato da molteplici prospettive (come luogo della comunicazione, come aspetto delle videoculture digitali, come strumento per la formazione, come tecnologia per la comunicazione, come forma mediale ibrida e di confine e come settore dell'economia della mobilità). Non mancherà inoltre un momento di relax rappresentato dal live set di musica elettronica tratta dalle musiche dei videogiochi organizzato da Tiziano Lucci.
domenica, gennaio 29, 2006
Collective Intelligence 2.0
Segnalo questo interessante progetto che mira a creare un web service che fotografi in tempo reale lo stato del web allo scopo di creare le basi perchè questo sistema possa auto-osservarsi e reagisca al suo stesso stato. Anche se molto ambizioso, il progetto non è del tutto impossibile da realizzare e vi sono diversi esempi locali di questo approccio nei servizi tipici del così detto Web 2.0.
Note for Nova Spivack: I've a background in Niklas Luhmann's theory of social systems wich may provide a reasonable theoretical framework for the project. View also my complete profile.
sabato, gennaio 28, 2006
Makine | Mapping Knowledge in an Heterogeneous Intelligent Environment

martedì, gennaio 24, 2006
Coffee is better: ovvero blog e personal message in Windows Live Messenger

mercoledì, gennaio 18, 2006
Televisione digitale
Segnato questo speciale in due parti di Engadget sulle varie forme di televisione digitale esistenti e la differenza fra televisione digitale ed alta definizione.
martedì, gennaio 10, 2006
Videomondi rimandato e wow researcher guild
A causa di un paio di indisponibilità degli ospiti esterni abbiamo deciso di rinviare il seminario sui videogiochi di un paio di settimane. Stiamo provando a fissare per il 9 di febbraio. Visto la natura assolutamente informale di questo seminario non è detto che anche questa data salti :-) Intanto però abbiamo creato un blog per raccontare l'iniziativa che conterrà tutte le informazioni del caso.
Nel frattemo a proposito di games studies oggi alle 22 su Moonglade Horde side abbiamo il primo business (?) meeting con formalizzazione della glida dei ricercatori europei. Anche in questo caso c'è un blog ad hoc che contiene fra l'altro le istruzioni per chi fosse interessato a partecipare all'iniziativa. Per chi invece stesse cercando sullo stradario Moonglade Horde side consiglio di leggere questo post che racconta fra le righe l'iniziativa.
Attività di ricerca
Dopo una lunga gestazione abbiamo finalmente pubblicato due mini siti informativi che descrivono un paio di ricerche nelle quali sono coinvolto:
- Wireless Lan e sistemi di Health Care: il caso delle Marche
- Verso il distretto digitale del mobile di Pesaro: tra innovazione tecnologica e forme culturali
So che in relazione all'ultimo progetto è in fase di avanzata preparazione un primo report che analizza come e perchè si è parlato negli ultimi tempi del distretto indistriale di Pesaro sui media locali e specialistici.
giovedì, gennaio 05, 2006
Videomondi: Forme e linguaggi dei videogiochi (fra luoghi e narrazioni)
Ecco il titolo del nostro seminario interno sui videogames che si terrà il 27 Gennaio 2006 presso la facoltà di Sociologia. Credo sarà divertente... Il programma prevede otto (4 di mattina e quattro di pomeriggio) interventi con ampio spazio per domande e risposte. Credo saranno presentati diversi modi di studiare il fenomeno da quello mediologico a quello semiotico, dalla teoria dei sistemi sociali al versante psico-pedagico.
Ecco il mio abstract.
Il videogioco, da ormai alcuni anni, è uscito dalla nicchia dell’intrattenimento riservato a giovani e giovanissimi e rappresenta una nuova opzione del tempo libero per strati crescenti della popolazione. Con la crescita del fenomeno è comparsa anche in Italia una letteratura scientifica che tratta del videogioco da diverse prospettive e campi disciplinari. Scopo di questo intervento è osservare il mondo del videogioco dal punto di vista dei sistemi sociali. Ovvero nell'ambito della co-evoluzione fra tecnologie e società. Inizialmente proverò a descrivere una distinzione fra videogiochi di interazione e videogiochi di interattività. Si tratta di etichette coniate agli albori degli studi sulla comunicazione mediata dal computer che tornano tuttavia utili per distinguere fra fenomeni parecchio diversi come il videogioco tradizionale in modalità single-player e le varie forme del multi-player via Internet (fino ad arrivare ai MMORPG).
Lo scenario di riferimento è quello dell'evoluzione dei sistemi sociali. Ovvero network di comunicazioni che tendono a svilupparsi generando forme sempre diverse di strutture che tendono a rendere più probabile la riproduzione di comunicazione. La scrittura, in questo senso, può essere vista come uno dei risultati di questo processo. Grazie al linguaggio scritto è possibile assicurare la permanenza nel tempo e nello spazio dell'informazione e sganciare così il momento dell'emissione da quello della comprensione. I mezzi di diffusione affrontano dunque questa specifica forma di improbabilità della comunicazione: la distanza. Con le reti di comunicazione diffuse (prima quelle telefoniche e poi Internet) si è raggiunto un livello di probabilità della connessione a prescindere dallo spazio estremamente elevato. Vale dunque la pena chiedersi quale può essere lo step successivo dell’evoluzione di questi sistemi dal momento che la prospettiva del villaggio globale sembra essere un risultato ormai acquisito.
La sensazione è che, per assicurarsi un ulteriore spazio di crescita, i network comunicativi stiano lavorando sul fattore del tempo e sulla creazione di nuovi spazi fatti di comunicazione per la comunicazione.
Questa strategia è molto chiara se si guarda al videogioco.
I videogiochi di interattività lavorando prevalentemente sulla dimensione del tempo grazie alle possibilità offerte dalle consolle portatili che rappresentano solo un esempio di quella vasta gamma di device mobili che insieme alle infrastrutture di rete senza fili ci assicurano una permanente possibilità di connessione anche in movimento. Si tratta in pratica di agire sul fattore della prevasività, consentendo ai sistemi psichici di riprodurre un numero maggiore di comunicazioni in un determinato tempo.
Sull'altro versante, con i videogiochi di interazione, si aprono nuovi spazi della comunicazione. Spazi virtuali (dai progenitori MUD fino ai moderni ambienti tridimensionali) resi possibili dalla connessione contemporanea di più giocatori che condividono lo stesso ambiente sintetico comunicando dentro e su di esso.
Entrambi gli scenari non sono privi di opportunità e di nuovi problemi. In particolare cercherò di presentare ed affrontare due tematiche che sottendono ad altrettante prospettive di ricerca cercando di rispondere alle seguenti domande:
1. Continuos partial attention
I sistemi psichici riusciranno a sviluppare le capacità di parcellizzare la propria attenzione fra diverse esperienze di comunicazione contemporanee senza che questo porti ad una totale e diffusa mancanza di attenzione?
2. Ordine sociale e spazi della comunicazione
Oltre al problema della diffusione, i network di comunicazione devono risolvere anche il problema dell'accettazione della comunicazione. Esistono strutture di aspettative condensate che sottendono all'ordine sociale in ambienti virtuali dove, anche per via dell'anonimato e del contesto ludico, i partecipanti godono della massima libertà dalle regole sociali tradizionali?
martedì, gennaio 03, 2006
Google Cubes
Secondo il Los Angeles Times, Google si starebbe apprestando a sbarcare nel mondo dei fornitori di hardware. Si parla di un pc (o set-top-box) a basso costo con possibilità di guardare la TV, connettersi in rete e sistema operativo sviluppato da Google (dunque non Windows). Lerry Page sarà sul palco del CES di Las Vegas venerdì prossimo. Si attende la presentazione di un prototipo dell'oggetto o l'annuncio di una partnership strategica con un grande rivenditore come Wal Mart.
Iscriviti a:
Post (Atom)