venerdì, aprile 07, 2006
ISIE 3 and 4
Cronaca del secondo e terzo a Cambridge. Queste ultime due giornate sono state interessanti anche se forse meno delle precedenti dal punto di vista degli interventi sul palco. In compenso abbiamo avuto modo di parlare e conoscere diverse persone interessanti e di dare uno sguardo piú approdondito alla sezione demo e quella poster dove abbiamo trovato qualche idea interessante come ad esempio Xsensor (una applicazione per smartphone e palmari che sottopone all'utente, a scadenze periodiche, un questionario che viene compilato dunque in diversi momenti della giornata e nel contesto in cui l'intervistato si trova in quel momento) o come il divertentissimo reacTable realizzato da due ragazzi spagnoli (un tavolo nel quale muovendo specifici oggetti di forme e materiali diversi si può comporre musica). Purtroppo non abbiamo visto in funzione la demo del progetto Augmented hybrid ecosystems (ovvero the dancing pig project) che ci avevano presentato il primo giorno.
Tornando agli speech... Nel secondo giorno sono stato sollecitato dall'expert panel con Don Norman, Liam Bannon, Mark Rouncefield e Neville Moray. Non che ci siano stati contenuti particolari, ma il tutto é stato piuttosto spassoso. Nel pomeriggio degni di nota l'intervento di Sebastien Duval (un ragazzo francese che lavora in giappone) che ha presentato una ricerca sull'accettazione da parte degli utenti dei computer indossabili ed il secondo keynote giapponese sempre piú misterioso tenuto da una ragazza che parlava per di + poco e nulla l'inglese e durante il quale é riapparso il robottino che aveva mostrato con grande orgoglio il giapponese del giorno prima... Ho fatto una piccola indagine e tutte le persone da me intervistate non sono state in grado di spiegare cosa centrasse con il resto della presentazione.
Al termine dei lavori della giornata gran parte dei partecipanti (noi compresi) hanno preso parte ad una passeggiata guidata per le strade di cambridge ed uno splendido giro in barca al tramonto dove abbiamo potuto ammirare da una diversa angolazione gli splendidi colleges di Cambridge (ecco alcune foto scattate da Luca). Qui ci sono diversi college tutti privati, le lezioni si svolgono invece nelle aule dei dipartimenti che di solito sono raggiunte in bici dagli studenti.
Durante la cena abbiamo fatto conoscenza con Cristina Costa Che lavora a Trento e con una ragazza di Londra (Karen Martin - University College) che ci ha raccontato di un interessante progetto chiamato Cityware.
La terza ed ultima mezza giornata é stata abbastanza intensa. Da notare un intervento congiunto di Lynne Hamill e Richard Harper che ha ripercorso il passato delle case intelligenti in epoca vittoriana cercando di capire sulla base del rapporto fra servitú e proprietari quale tipo di tecnologia domestica dovrebbe popolare le case del futuro. I risultati sono interessanti perché dimostrano che la gente non cerca affatto oggetti intelligenti ma semplici cose che svolgano il loro lavoro senza essere viste e che non richiedano particolari necessitá comunicative.
Durante questa mattinata o sentito citare Goffmann al meno un paio di volte.
Anche il keynote finale sulla musica elettronica non é stato male e v ho ritrovato alcuni spunti teorici di un certo interesse.
Alla fine, prima del pranzo, una chiusura molto carina con una photostory compostata da moltissime immagini scattate durante le giornate e montate sua colonna sonora. Alla fine Marco Combetto di MSR era abbastanza commosso. I questi giorni l'ho visto lavorare veramente un casino e dedicare moltissma attenzione a tutti dall'invitato piú illustre all'ultimo dei ragazzi presenti.
Nel complesso ho ricevuto una serie notevole di stimoli interessanti. Dall'uso del buetooth per una serie di applicazioni sociologiche all'utilizzo in generale delle tecniche etnografiche di cui fanno spesso e volentieri uso questo gruppo di computer scientist. Stupisce un pó che tutte le ricerche pregresse svolte nell'ambito dei cultural studies non sembrano essere prese molto in consderazione.
Comunque un'esperienza interessante che ripeterò sicuramente e che consiglio a tutti.
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