mercoledì, aprile 05, 2006

Play Create, Learn

Come i lettori più attenti di questo blog sapranno questa settimana io e Luca Rossi siamo a Cambridge UK per assistere e partecipare all'International Symposium on Intelligent Environments organizzato dal laboratorio di ricerca europeo di Microsoft. Il convegno inizia oggi ma ieri abbiamo assistito ad un evento chiamato Play For Learn decisamente interessante. Prima di entrare nei dettagli del contenuto di questa giornata racconto due cose su dove siamo e sull'organizzazione. La nostra ospitalità è stata organizzata presso l'Homerton College di Cambridge. Se riuscite ad immaginarvi il tipico college inglese (di quelli visti in Harry Potter piuttosto che nell'Attimo Fuggente) dovreste avere un'idea piuttosto precisa del tipo di luogo di cui sto parlando. Per gli altri ho girato un breve filmato. La mattina facciamo colazione presso la così detta Great Hall che non può essere descritta adeguatamente a parole (vedi filmato). Durante la giornata di ieri ci siamo trasferiti dall'Homerton College alla sede di Microsoft Research. Una serie di edifici di cui il principale si chiama William Gates Building. Suppongo che più o meno tutto in questa zona di Cambridge sia stato finanziato di zio Bill. Nell'atrio dell'edificio dove si è svolto il seminario ci sono dei quadri, diversi schermi al plasma, una reception ed un choisco dimostrativo di xbox 360 :-). Ovviamente accesso alla rete sicuro, badge, etc. L'orgaizzazione è stata francamente impeccabile. Credo che Marco Combetto e tutto lo staff di Microsoft Research stia facendo un ottimo e non facile lavoro. Venendo al contenuto c'è da dire che raramente ho sentito nominare le parole sociologi e sociologia con tanta frequenza come oggi. La conferenza alla quale abbiamo assistito ieri era l'evento finale del programma omonimo durante il quale venivano presentati dai rispettivi gruppi di ricerca i principali risultati raggiunti dopo circa un anno di lavoro. Ogni gruppo aveva a disposizione un totale di 45 minuti comprensivi di dibattito. Durante il dibattito il progetto veniva realmente dissezionato ed analizzato nei minimi dettagli, venivano suggeriti miglioramenti possibili o prospettive di sviluppo per il futuro. Il primo intervento cui abbiamo assistito ha riguardato un progetto denominato Messaging@Home. Ovvero un dispositivo basato su touch screen che possa supportare la comunicazione domestica sostitutendo o affiancando i metodo di comunicazione tradizionali come le scritte sul frigo o i post it lasciati per la casa. L'innovazione principale consisteva nella possibilità di inviare testi, immagini e brevi filmati a questa specie di lavagna attraverso i telefoni cellulari (via bluetooth, sms, mms). Interessante la parte di ricerca prettamente di stampo etnografico che ha preceduto la progettazione e lo sviluppo del sistema. Il prototipo dimostrato non è sembrato sulla di particolarmente avveniristico. Da non sottovalutare tuttavia la possibilità implicite nello strumento di visualizzare e registrare questo tipo di comunicazione domestiche rendendo possibile una successiva analisi del contenuto e della tipologia dei messaggi scambiati (ovvero una sorta di semantica del sistema sociale famiglia). Il secondo intervento ha riguardato un progetto a metà fra la performance artistica e la ricerca sulle tecnologie. Il tutto è ben descritto nel sito del progetto e dunque mi limito a dire che i ricercatori del progetto ed alcuni collaboratori hanno girato per le strade di Cambridge con un chiosco e 4 postazioni portatili chiedendo alle persone incontrare di inserire nel database uno dei loro rimpianti. In cambio il sistema offre la possibilità di visualizzare e stampare i 5 rimpianti che più si avvicinano a quello immesso. Idea originale e carina. L'uso di tags invece di categorie descrittive rigide avrebbe consentito una possibilità di visualizzazione della tag clouds navigabile dei rimpianti. Come è stato fatto notare in una domanda mentre all'atto dell'inserimento del rimpianto viene chiesta l'intensità dello stesso questa informazione non viene restituita in fase di output. Sarebbe stato forse utile vedere caratterizzato con un certo colore l'intensità del rimpianto. Ovviamente potrebbe essere anche interessante analizzare questi messaggi e rendere possibile l'invio di messaggi via sms. Il terzo progetto è stato particolarmente interessante e riguardava lo sviluppo di un videogame specifico per l'utilizzo da parte dei bambini sui sedili posteriori dell'auto durante lunghi viaggi. Anche questo progetto è molto ben descritto dal sito web e non mi dilungo dunque ulteriormente. Dal punto di vista dell'originalità dell'idea e della complessità di quanto visto funzionare si tratta decisamente di uno dei progetti che ha raggiunto i risultati più interessanti e che non mi sorprenderei di vedere un giorno in commercio. Anche il quarto progetto presentato è stato particolarmente interessante. Il titolo era Affective Diary e riguardava lo sviluppo di un software che consenta di visualizzare la propria storia personale basata sulle registrazioni di un certo numero di device che portiamo con noi. In particolare alcuni di questi sensori erano realizzati ah hoc e misuravano tutta una serie di parametri corporei (il sudore, la temperatura esterna, etc.). Sulla base di questi parametri viene generata un'icona più o meno in piedi, più o meno rossa a seconda di questi parametri. Su questa timeline vengono inoltre mostrati gli sms ricevuti ed inviati ed eventualmente la presenza di device bluetooth nei dintorni. Il risultato è stato estremamente interessante ed esteticamente molto ben fatto. L'idea è che poi ciascun utente possa visualizzare e modificare queste immagini in modo da riflettere sui momenti di stress e di calma nella propria vita quotidiana. Da non sottovalutare inoltre la possibilità di condividere questi tracciati con altri (pensate ad una coppia che analizza la propria relazione sulla base di questi parametri "E certo che ti ho risposto male... guarda come ero rossa qui!"). Molto interessante. Il quinto progetto, denominato e-coology riguarda un ambiente di augmented reality studiato appositamente per l'apprendimento dei principi dell'ecologia da parte dei bambini. La realizzazione tecnica è interessante (molto ben fatta tutta la parte di animazione dei modelli 3d) ma nel complesso il progetto non mi ha convinto molto. Necessità di apparecchiature costose e non mi sembra così immediata la possibilità di passare da un corso ad un altro senza andare in contro ad un lungo periodo di sviluppo. Il sesto ed ultimo progetto è stato presentato da un gruppo italiano del politecnico di Milano. L'idea di base è quella di realizzare un dispositivo di navigazione in vasti repertori musicali con performance migliori rispetto a quelle degli attuali sistemi presenti nei diversi lettori MP3 in commercio. La metafora utilizzata è quella della manopola della radio. In pratica tutte le canzoni vengono mappate automaticamente sulla base di una serie di parametri calcolabili quantitativamente (come il tonal strenght o il tick) su uno spazio bidimensionale. L'utente con una trackball può esplorare questo spazio alla ricerca della canzone che preferisce ascoltare in quel momento. I ricercatori hanno anche svolto alcuni test comparativi a riguardo. I risultati, per quanto presentati come positivi, non credo siano stati eccezionali. Però anche questa idea è piuttosto smart. Molto utile anche il summary finale realizzato dagli organizzatori. In particolare in una slide sono stati messi in evidenza i tratti comuni di questi progetti che sono: 1) Augmented/Mixed Reality 2) Self reflection, story telling, emotion, memory 3) Social oriented applications 4) Enabling people to communicate 5) Mobile Life support Tutto estremamente interessante. Alla fine un piccolo rinfresco a base di vino o capirgna. Poi ieri sera buffet in un sala splendida dell'Homerton con pianista e camerieri in livrea. A un certo punto vedo un vecchietto... leggo il badge... Don Norman... E fra un pò si ricomincia proprio da lui.

1 commento:

  1. Gia, ero stanco e poi la mattina avevo appena saputo che era morta mia nonna. Strano come quando si sia stanchi sia difficile controllare le emozioni.

    Interessante il blog. Ci sono capitato sopra per caso. Alcune cose che segnali sono molto interessanti.. lo metto nel RSS Reader, visto che non c'era

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