domenica, ottobre 24, 2004
Il web e la logica lineare
- La logica lineare è quella del libro, della TV e della radio;
- La logica ipertestuale è quella del web.
In molti hanno speculato sulle differenze fra queste opposte logiche di fruizione di contenuti sopratutto in relazione all'effetto che, sedimentandosi, possono avere sul nostro modo di pensare e di imparare.
La novità interessante è che alcune delle tecnologie di maggiore successo del momento applicano ai contenuti ipertestuali di Internet la logica della fruizione lineare.
L'esempio più semplice ed evidente sono i blog. L'essenza stessa del blog è rappresentata dall'uso del tempo come logica di navigazione lineare dei contenuti.
Ma esistono altri esempi. Le meta-descrizioni RSS consentono a chi produce contenuti (un sito di news, un blog) di offrire all'utente un sommario completo scritto con un linguaggio standard. Grazie a questi sommari (che a volte includono anche i contenuti stessi) l'utente non è più costretto a visitare la pagina del produttore di contenuti ma può ricevere gli aggiornamenti comodamente sul proprio desktop. Per leggere questi sommari si usano dei programmi specializzati denominati rss/feed reader o aggregator. Questi programmi sono progettati per fruire contemporaneamente più feed (flussi) rendendo semplice saltare da una fonte all'altra.
Ora... provate a sostituire feed con canali (ehi ma i canali non erano esattamente una delle funzioni di Internet Explorer 4 poi scomparsa nel nulla?), post con programmi e rss aggregator con televisione o radio e capirete cosa intendo...
Ma c'è qualcosa di più. Il podcasting.
La logica del sommario può essere applicata a contenuti diversi. Testi, appuntamenti in agenda, immagini, video ed audio. Il podcasting riguarda quest'ultimo. Immaginate un blog dove al posto dei posting testuali si possono pubblicare dei file audio. A questo punto posso costrire un programma (tipo iPodder) che, periodicamente, controlli le mie fonti preferite e provveda a scaricare i file audio che si sono resi disponibili. Quando torno al computer posso ascoltare questi contenuti direttamente dalla mia applicazione multimediale preferita (di solito iTunes). Non solo. Se possiedo un dispositivo portatile tipo l'iPod della Apple posso portare con me questi file ed ascoltarli in quelle situazioni dove leggere un testo sullo schermo non è esattamente agevole (in metro, facendo jogging, in macchina).
Per chi riflette sui media gli spunti di riflessione non mancano...
Di certo c'è che le categorie tradizionali basate su opposizioni quali mass/personal, broadcast/narrowcast, push/pull, linearità/ipertestualità, main-stream/non-mainstream si rivelano ogni giorno meno adeguate per raccontare e spiegare Internet.
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