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I next media sono il luogo del paradosso come regola e non come eccezione.
Non il futuro ma il presente che non riusciamo a raccontare
Live Journal
Del.icio.us
Molto interessante... (via Apophenia)
Although networks are still in their infancy, experts think they're already creating new forms of social behavior that blur the distinctions between online and real-world interactions. In fact, today's young generation largely ignores the difference. Most adults see the Web as a supplement to their daily lives. They tap into information, buy books or send flowers, exchange apartments, or link up with others who share passions for dogs, say, or opera. But for the most part, their social lives remain rooted in the traditional phone call and face-to-face interaction.Sono parole pesanti riferite al mondo degli Stati Uniti e che per questo non sono in grado di verificare. Il fatto che se parli in un giornale mi fa pensare che questo fatto sia informativo, ovvero nuovo. Quello che posso dire io è invece basato su quanto posso osservare direttamente nei comporamenti degli studenti poco più che ventenni che frequentano i nostri corsi universitari. La comparazione è interessante ma credo vada distinta in due diversi aspetti. Dal punto di vista quantitativo i consumi mediali dei nostri studenti non differiscono molto da quelli dei teenagers americani. Abbiamo provato a sottoporre loro un questionario con domande identiche a quelle utilizzate da Pew Internet Research per le ricerche che hanno svolto sui ragazzi americani. I risultati non sono molto particolarmente diversi. Se però si osserva la cosa dal punto di vista qualitativo, attraverso i messaggi che postano nei forum di discussione del corso, le cose appaiono ben diverse. La distinzione fra comunicazione online o in generale mediata dalla tecnologie e quella di persona è radicata profondamente nella nostra cultura. Non si vedono segni di sfumature in questo. Credo che questa semplice bozza di analisi comparata riveli una questione più profonda che andrebbe indagata meglio. Non è il possesso o l'uso delle tecnologie da solo che può portare a questo cambiamento. Ci vorra del tempo.
One aspect of meta-data is quantifiable measures we call social metrics. These measurements capture multiple dimensions of the relationship between the user and their correspondents and among the correspondents themselves. Measures like the number of times an author sent mail over a time period, the number of those messages that were replies, and the number of those messages that remain unread can be used for supporting email management.Anche se ovviamente gli informatici non hanno pretese epistemologiche nei confronti del sociale credo sia importante capire cosa essi intendano con questa parola. Gli scienziati sociali si arrovellano da sempre con questo problema e per questo motivo lascia stupiti vedere come in un altro campo disciplinare si sia trovato un accordo su questa definizione in modo così rapido ed indolore. A ben guardare il sociale, per gli informatici, sembra avere a che fare con le relazioni di tipo comunicativo fra i soggetti. Anzi il sociale è queste relazioni. Non che fra gli informatici ci sia accordo su come queste informazioni devono essere osservate e misurate. Qui ognuno ha il suo diverso algoritmo. Però sanno dove cercare. Questa idea di sociale come rete di relazioni comunicative sarà sempre più spesso incarnata nei nostri software e nei nostri oggetti. Attraverso questo processo questa definizione entrerà a far parte della conoscenza condivisa e sarà comunemente accettata. Quando questo avverrà i sociologi rimarranno le ultime persone al mondo a cercare ancora una definizione di sociale e di società. Essere scavalcati dagli informatici nella definizione del proprio campo disciplinare è una cosa piuttosto straordinaria. Mi sembra di scorgere tuttavia in questo delle analogie con il rapporto fra Intelligenza Artificiale e psicologia a cavallo fra gli anni '50 e '70. Eppure la differenza sta tutta in quella parolina "artificiale". In quel caso, infatti, non si trattava di definire cosa fosse la mente umana. O meglio questa domanda veniva solo dopo. Bisognava capire cosa fosse l'intelligenza umana per poterne fare una artificiale. Qui le cose sono diverse. Non si tratta tanto di sociale artificale quanto di sociale allo stato puro.