martedì, febbraio 28, 2006

Apple lancia un origami?

In serata sapremo cosa sia questo "fun new product" annunciato da Steve Jobs qualche giorno fa. Nel frattempo il sito di engadget ha chiesto ai suoi lettori di immaginare cosa potrebbe essere questo nuovo device. I risultati sono disponibili in questa fantastica galleria. Fra le ipotesi più probabili si parla di un video-ipod, un tablet pc o uno stereo-di-quelli-portatili-tipo-rapper-anni-80 nel quale sarà possibile inserire il proprio iPod godendo della musica amplificata. Mi piacerebbe molto che fosse la seconda ma credo che sarà la terza. :-)

domenica, febbraio 26, 2006

Cos'è origami?

Da qualche giorno si parla molto di questo progetto segreto di Microsoft chiamato Origami. Il sito ufficiale non dice molto e rimanda gli utenti alla data del 2 Marzo 2006. Una strategia per creare l'attesa ormai piuttosto consolidata sul web. Peccato che l'agenzia di comunicazione DigitalKitchen (bisogna cliccare su Enter the main site, poi ancora enter e scegliere WORK/Brandtheatre) incaricata di realizzare il clip abbia pensato di aggiornare il proprio sito web con troppa solerizia... Comunque nel video si vede un device delle dimesioni a metà fra un palmare ed un tablet pc che viene utilizzato nell'ordine come player musicale, per disegnare (l'applicazione che si vede in uso è già disponibile da tempo per tablet pc), come GPS, come schermo per guardare ed inviare fotografie (in collegamento con un cellulare), come cornice per le foto digitali, come telecomando per un media center, come consolle portatile, per collegarsi a Internet... Uhm si appunto per collegarsi ad Internet ad uno strano sito il cui link è in bella evidenza nel commercial... http://www.taikoux.com/. Si tratta di un blog apparentemente appena aperto con un solo post ed un commento (il secondo è il mio). Il post dice qualcosa del tipo... beh questo device non è niente di eccezionale ed anche gli usi che si vedono nel video sono forse impossibili per un oggetto con quel fattore di forma. Il dominio è registato da qualcuno che ha usato un servizio di proxy per rimanere anonimo. Il mistero si infittisce... Piccolo aggiornamento: al momento il blog che ho linkato è scomparso :-o e al suo posto c'è un sito che parla di poker...

main vs non-main stream

Dal blog di una collega di gilda riporto questo interessante grafico che sovrappone la timeline degli eventi più importanti dello scorso anno negli Stati Uniti al numero di post pubblicati nei blog. Sicuramente esiste una correlazione ma come interpretarla? L'agenda dei blogger si forma su quella dei mezzi di comunicazione di massa? Purtroppo il grafico non può dire molto sulla natura di questa correlazione ma descrive bene una delle molteplici prospettive di ricerca che potrebbe essere interessante portare avanti sull'argomento.

sabato, febbraio 25, 2006

Quando l'autoironia non manca

Crozza che canta Zapatero alla convention dell'Ulivo (trasmessa via web e su Nessuno TV) di fronte a tutti i leader della coalizione. Veramente imperdibile. update: vedo che Repubblica.it ha linkato l'audio del monologo e del pezzo sulla proporzionale.

venerdì, febbraio 24, 2006

Naked conversations italian translation

Ho iniziato a leggere Naked Conversations di Robert Scoble e Shel Israel da alcuni giorni. Un libro interessante che meriterebbe una traduzione in italiano sopratutto per arrivare a quel vasto pubblico di manager che da noi non conosce nè l'inglese nè cosa siano i blog nè, tanto meno, ha letto le 95 tesi del Cluetrain Manifesto. Mi sono chiesto come contattare Scoble ed ho velocemente sondato mentalmente tutti i metodi tradizionali (email, provare a contattare qualche conoscenza in Microsoft, scrivere una lettera ufficiale). Poi mi è venuta un'idea. Provare a mettere in pratica quello che Scoble e Israel raccontano nel loro libro. Di fatto questo post è stato costruito, oltre che con lo scopo di suggerire a tutti (sopratutto quelli che credono che i blog siano inutili) la lettura di questo libro, anche per far arrivare questa richiesta agli autori e al tempo stesso a verificare se Scoble e Israel mangiano effettivamente il cibo che confezionano per i loro cani/lettori. L'idea delle Naked Conversations è che, attraverso i blog, i consumatori possono entrare in contatto con le aziende produttrici attraverso un mezzo di comunicazione che non riproduce l'asimmetria produttore/consumatore. Gli autori raccontano in modo piuttosto convicente come sia folle per le aziende che producono beni e servizi ignorare i pareri ed i giudizi che i consumatori si scambiano su Internet attraverso i blog. Di più: monitorare non basta. Bisogna entrare in queste conversazioni e provare a difendere la bontà dei propri prodotti o il buon nome della propria azienda direttamente all'interno di queste conversazioni senza rete. Non attraverso le voci degli uffici stampa ufficiali ma attraverso quelle delle persone che contribuiscono a progettare e creare i prodotti di quell'azienda. Dunque suppongo che Scoble e Isreal useranno un servizio come technorati per monitorare cosa i lettori dicono del loro libro. Se così fosse, un buon modo per attirare la loro attenzione e chiedere il permesso per la traduzione potrebbe essere un post come questo... Robert, Shel... if you can read this then you are really eating the food of your dog. We'd like to ask you the rights to translate Naked Conversations in italiano. If u are interested just leave a comment here.

giovedì, febbraio 16, 2006

Silvio, Romano e la guerra dei blog

Posts that contain Silvio Berlusconi per day for the last 30 days.
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Posts that contain Romano Prodi per day for the last 30 days.
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martedì, febbraio 07, 2006

Machinima? Niente di nuovo...

Pietro mi fa notare in un commento al post precedente che il fenomeno di cui parlo non è affatto nuovo ed esiste dai tempi del primo episodio di Quake. Ineffetti la voce machinima su Wikipedia fa risalire il fenomeno ai primi anni '90 e ne individua le radici addirittura nei demo un pò psichedelici con i quali la maggior parte dei pirati firmavano le loro performance durante i primi anni '80. A mio avviso, tuttavia, l'aspetto più interessante dell'articolo di Wired è riassunto in quel "for the masses". Credo che in fondo sia solo un aspetto di una tendenza più generalizzata al creare/pubblicare. Fino a qualche anno fa le masse potevano solo fruire di questi contenuti. Oggi, grazie ad una serie di tecnologie largamente disponibili per la produzione e la distribuzione dei contenuti, una fascia crescente della popolazione può provare le sensazione di partecipare ad una comunicazione di massa dal punto di vista dell'emittente e non del destinatario. La comunicazione di massa non è più "read only". Questo processo, il "Farsi Media", avrà un impatto di cui è difficile comprendere oggi le dimensioni ma che, a mio modo di vedere, può essere assimilato ad altri passaggi epocali caratterizzati dall'accesso di massa a certe tecnologie della comunicazione (vedi la diffusione della stampa di cui ancora oggi fatichiamo a comprendere le reali conseguenza sulla struttura della nostra società). Ovviamente il fenomeno dei machinima (e dei bellissimi fumetti realizzati con il motore di Half Life che segnala Pietro) si presta a molti altri livelli di analisi fra cui quello estetico sul quale, per la verità, non so molto.

lunedì, febbraio 06, 2006

C'era una volta Dawson

...oggi c'è gente che utilizza i motori 3d dei videogiochi per fare il regista senza bisogno di attori, luci, scenari o telecamere. Si chiamano Machinima e del fenomeno parla diffusamente Wired in un recente articolo. Ora un collega della gilda dei ricercatori europei mi ha segnalato questo filmato da non perdere realizzato con questa tecnica.

venerdì, febbraio 03, 2006

Programma Videomondi: Forme sociali e linguaggi dei videogiochi

Per chi fosse interessato al rapporto fra società e videogiochi segnalo la pubblicazione del programma del seminario "Videomondi" che si terrà presso la Sala Cinema della Facoltà di Sociologia dell'Università "Carlo Bo" di Urbino, giovedì 9 febbraio dalle ore 10 alle ore 18. Il seminario è stato volutamente costruito in modo informale e senza privilegiare un singolo punto di vista pre-costituito. Per questo motivo il gioco elettronico sarà analizzato da molteplici prospettive (come luogo della comunicazione, come aspetto delle videoculture digitali, come strumento per la formazione, come tecnologia per la comunicazione, come forma mediale ibrida e di confine e come settore dell'economia della mobilità). Non mancherà inoltre un momento di relax rappresentato dal live set di musica elettronica tratta dalle musiche dei videogiochi organizzato da Tiziano Lucci.