sabato, maggio 28, 2005
Google Print
Solo per segnalare che Google ha rilanciato in grande stile il suo motore di ricerca full-text per i libri. Il numero di libri indicizzato è già adesso sorprendente. Per la keyword "Silvio Berlusconi" vengono restituite la bellezza di 527 pagine. Con "George Bush" si trovano 13.600 occorrenze. Con Microsoft si arriva a 149.000.
Anche la letteratura sociologica è ben rappresentata con 963 pagine restituite per la chiave "Niklas Luhmann". Una delle prime pagine restituite è un brano di un'intervista a Humberto Maturana nel quale il biologo cileno spiega perchè l'uso del termine autopoiesi che fa Luhmann nella sua teoria dei sistemi sociali non è corretto... da non perdere
Ma Joda è mai stato giovane?
In un commento al post su Star Wars III, Cristian mi segnala queste voci su un possibile progetto per un pre-prequel alla saga di Guerre Stellari incentrato sulla figura di Joda. Purtroppo la notizia è stata parzialmente rettificata da un aggiornamento sullo stesso sito che inquadra meglio il senso di alcune dichiarazioni di George Lucas. Sembra che ci si debba rassegnare...
A parziale consolazione segnalo invece questa fantastica collezione di "easter egg" scovati dagli spettatori di Episodio III.
P.S. Il link è sconsigliato a chi non abbia visto il film ed intenda andarlo a vedere.
venerdì, maggio 27, 2005
Il choisco di Xbox 360
Avete presente i chioschetti dove si possono provare i giochi delle console che popolano da alcuni anni la maggior parte di catene di elettronica? Ecco come dovrebbe essere lo spazio dedicato alla nuova console di Microsoft che vedremo nei negozi a fine anno.
sabato, maggio 21, 2005
Ancora su ontologie vs etichette
Solo per segnalare un lungo articolo di Clay Shirky che descrive in modo molto efficace la sua opinione rispetto al dibattito fra queste due divesre strategie di classificazione dei contenuti. L'autore mette in evidenza come la classificazione per ontologie è indispensabile per la catalogazione di oggetti materiali (un libro potrebbe in teoria appartenere a molte categorie ma alla fine deve finire su uno ed un solo scaffale) ma potrebbe non essere la migliore strategia per classificare entità non materiali come un file o un sito Internet.
Riporto una parte delle conclusioni che mi sembra particolarmente interessante.
It comes down ultimately to a question of philosophy. Does the world make sense or do we make sense of the world? If you believe the world makes sense, then anyone who tries to make sense of the world differently than you is presenting you with a situation that needs to be reconciled formally, because if you get it wrong, you're getting it wrong about the real world. If, on the other hand, you believe that we make sense of the world, if we are, from a bunch of different points of view, applying some kind of sense to the world, then you don't privilege one top level of sense-making over the other. What you do instead is you try to find ways that the individual sense-making can roll up to something which is of value in aggregate, but you do it without an ontological goal. You do it without a goal of explicitly getting to or even closely matching some theoretically perfect view of the world.Punti di vista, categorie che si sovrappongono, etichette che si applicano solo in percentuale... tutto questo mi ricorda qualcosa ma in modo sfumato. Finisco citando un altro pezzo utile per sottolineare il collegamento fra tutto questo ed il farsi media.
In a world where publishing is expensive, the act of publishing is also a statement of quality -- the filter comes before the publication. In a world where publishing is cheap, putting something out there says nothing about its quality. It's what happens after it gets published that matters. If people don't point to it, other people won't read it.
venerdì, maggio 20, 2005
La rivincita dei sith: opinioni personali
Visto Guerre Stellari: Episodio III. Revenge of the sith. Non saprei ma Star Wars non mi ha mai coinvolto molto. Certo le animazioni e la qualità del video e dell'audio (gli effetti ma non le musiche) digitale ti lasciano l'impressione di essere di fronte ad una nuova frontiera della tecnica cinematografica. In fondo non è stata sempre questa l'essenza della saga fin dai modellini della prima trilogia?
Sul contenuto morale ed a mio avviso apertamente critico nei confronti della politica della guerra al terrorismo rimando a questo post che ho scritto qualche giorno fa dovo aver letto l'intervista di George Lucas su Wired.
Credo che per la gente della mia età, o appena qualche anno di più, questo post del blog di Danah Boyd riassuma molto bene lo stato d'animo.
When we walked out, we looked at each other and laughed. "At least nothing sucked" we both agreed. Light sabers galore, Episode III is nothing more than an action-packed filler piece to complete the puzzle. Little dialogue, no real passion, minimal substance. There's something strange about seeing a movie where you know the beginning and know the end and are just waiting to see the interpolation. It's been almost 28 years since the original one was projected - my entire life. What a funny end of an era. Of course, i don't think that anyone at the Metreon tonite saw the original release in the theatre. We all grew up with it and somehow, needed the finale. Maybe now we've grown up?E' finito Guerre Stellari. E' finito Star Trek. E' finita un epoca?
giovedì, maggio 19, 2005
Vu cumprà Ballarò?
Di oggi la notizia che qualcuno vende i DVD della puntata di Ballarò con Berlusconi ospite a 3 euro il pezzo. A tutti gli interessati consiglio di risparmiare il denaro e scaricare la puntata dal network p2p di Emule. Qualcuno l'ha gentilmente messa a disposizione pochi giorni dopo la messa in onda. In realtà cercando Berlusconi è possibile trovare una quantità di documentazione audio/video impressionante con tutti i momenti salienti della storia del caveliere.
martedì, maggio 17, 2005
Il punto sul digitale terrestre
Il redivivo Punto.Com pubblica un articolo di analisi sulla situazione del digitale terrestre in Italia rispetto al tipo di decoder venduti e alle sperimentazioni in corso. In relazione all'articolo conviene leggere anche questo commento nel blog TVdigIT che rimanda ad un articolo pubblicato su Affari e Finanza di Repubblica che riprende ed approdondisce alcune delle argomentazione dell'articolo di Punto.Com.
lunedì, maggio 16, 2005
mercoledì, maggio 11, 2005
Nokia Sensor
Il toothing non esisterà ma a giudicare da questa nuova applicazione, sviluppata da Nokia per i suoi cellulari bluetooth, l'idea di base continua a fare proseliti.
domenica, maggio 08, 2005
La socialità incentrata sugli oggetti
Come spesso accade mi sono imbattuto quasi per caso in un interessante articolo che prendendo spunto dalla crisi di alcuni social software evidenzia una distinzione di base all'interno di questa categoria di applicazioni. Alcuni social software sono infatti caratterizzati, alla base, da una idea di socialità incentrata sulle persone. Servizi come Friendster, LinkedIn, Orkut consentono di creare e gestire la propria rete di relazioni personali a prescindere dalla natura del link che ci collega con queste persone. Stesso discorso vale per il linguaggio FOAF (the Friend of a Friend project) che descrive appunto chi sono i miei contatti ma senza specificare che tipo di relazione ho con quella persona.
Esistono al contrario altri social software che sono fondati su un concetto di socialità incentrato sugli oggetti (li termine è stato coniato della sociologa Karin Knorr Cetina). Ovvero sulla natura del link che collega delle persone (e non solo sulle persone stesse). Se ci si pensa bene Flickr! per le immagini e Del.icio.us per gli indirizzi Internet sono esattamente esempi di questo diverso tipo di social software. Nell'articolo si fa anche riferimento alla necessità di avere un servizio del genere basato sui luoghi come oggetti di connessione. Non è un'idea nuova ma l'analisi lo è (geo url sfrutta questa logica). Quello che manca, in questo caso, è un equivalente funzionale di una macchina fotografica digitale per i luoghi. GPS funziona solo nei luoghi all'aperto ed anche in questo caso richiede un dispositivo ad-hoc. Ovviamente i camera-phone dotati di GPS sono strumenti interessanti in questo senso.
Un buon esercizio potrebbe essere pensare cosa altro potrebbe essere usato come oggetto su cui incentrare socialità.
Nota a margine: i temi della comunicazione possono essere uno di questi oggetti? In un certo senso technorati fa questo con i tag (mostrando la semantica dei blog) ma non sfrutta a pieno questa possibilità in senso verticale. Se questo servizio potesse mettere in contatto gli individui che parlano degi stessi temi...
domenica, maggio 01, 2005
TrustRank | come calcolare l'affidabilità di una fonte
Secondo diverse fonti (betanews, new scientist), Google avrebbe brevettato (WO 2005/029368) un algoritmo di ranking, denominato TrustRank, per valutare algoritmicamente l'affidabilità delle fonti giornalistiche che confluiscono nel portale di news dell'azienda. I parametri che verranno presi in considerazione sono le dimensioni dell'organizzazione, il numero di articoli firmati, il numero di agenzie utilizzate, la lunghezza media dei pezzi, il numero di citazioni che quella storia ho riportato ed il traffico web verso il sito.
TrustRank, marchio registrato da Google, espanderebbe la logica di PageRank di cui abbiamo parlato in passato.
Interessante ed animato, come spesso accade, il dibattito della comunità di Slashdot sul tema.
Iscriviti a:
Post (Atom)