domenica, febbraio 20, 2005

Etichettare gli articoli scientifici

Era inevitabile che la logica di fuzionamento di siti come Flickr, Del.icio.us e 43 Things sarebbe stata ben presto applicata dalla comunità dei ricercatori alla clssificazione collaborativa degli articoli scientifici. Il servizio si chiama CiteULike e permette di creare una propria bibliografia personale classificando per parole chiave le pubblicazioni interessanti per il proprio lavoro. Al pari dei servizi analoghi è inoltre possibile "abbonarsi" ad alcune parole chiave specifiche per seguire i vari articoli che nel tempo vengono classificati dalla comunità sotto quella etichetta. Molto interessante la possibilità di esportare direttamente la bibliografia corrispondente ad una certa parola chiave nei formati EndNote e BibText e di pubblicare la propria bibliografia ad uso e consumo di altri (oltre che di se stessi). Aggiungo solo che questo approccio si oppone, in quanto a filosofia, al sistema di ricerca delle pubblicazioni scientifiche di Google (denominato Scholar) che indicizza e permette ricerche libere per parole chiave sugli articoli. Sono entrambe strategie per selezionare e gestire la conoscenza. Effettuando ricerche libere per parole chiave si ottiene spesso un numero eòevato di risultati che spesso soddisfano solo formalmente la nostra richiesta. Quello che conta in questo caso è l'ordine con il quale i contenuti corrispondenti alle parole chiave vengono mostrati. Questo ordine nel sistema di ranking di Google è ottenuto usando un algoritmo che considera qualitativamente migliori le risorse con un numero maggiore di link in entrata. Ineffetti si tratta di una logica di classificazione vs ordinamento. La logica della classificazione è propria anche del progetto del web semantico che, come mi è già capitato di scrivere, è strettamente imparentato con le soluzioni di classificazione sociale dei contenuti. Da questo punto di vista è interessante leggere quello che il team di ricercatori dietro il progetto MSpace hanno scritto presentando la loro soluzione di navigazione semantica dei contenuti. Secondo i ricercatori della School of Electronics and Computer Science at the University of Southampton, le soluzioni di ricerca/ordinamento alla Google sarebbero adatte ad un pubblico che già conosce per sommi capi la struttura del dominio di conoscenza nel quale di sta muovendo. Quando tuttavia, il dominio di conoscenza è ignoto, le soluzioni di navigazione semantica offrirebbero dei risultati molto migliori guidando l'utente verso la graduale conoscenza dello spazio di conoscenza che gli interessa.

venerdì, febbraio 18, 2005

Quei gran pirati degli inglesi

Secondo la società di consulenza contro la pirateria informatica Envisional gli inglesi guiderebbero (con il 18%) la classifica dello scambio illegale di programmi televisivi via Internet. Chi lo desidera può leggere l'introduzione direttamente dal sito di Envisional o richiedere via email l'accesso al report completo. Ne parlano the Guardian e la BBC. Per quanto mi riguarda mi limito a citare il commento alla notizia di un utente di Neowin.
Well, if you have to wait ages for a) The latest episode of *insert showname* to get onto any UK available channel (esp. terrestrial) or b) wait ages for the DVD (box set or no) or c) realise that C4 is starting season 11 of the Simpsons next week instead of season 13 (it's already been aired on BBC2!) then it's not particularly surprising this is the case. Being able to legally download shows (without some H4x0r5 dog in the corner) would definitely catch on...

martedì, febbraio 15, 2005

Voice over IP - Teleo

Dunque se capisco bene questo nuovo software competitor di Skype offre chiamate dall'Italia verso ogni numero (non mi sembra di aver trovato alcuna eccezione in relazione alle chiamate verso cellulari italiani) a 0,02 centesimi di dollaro al minuto. Dal sito c'è un versione scaricabile gratuitamente e funzionante per 30 giorni con 25 minuti di traffico verso la rete telefonica tradizional gratuito. Dopo l'abbonamento costa 4,95 dollari al mese (sempre decisamente meno del canone di Telecom Italia) con 250 minuti di traffico inclusi. Fantastica poi l'integrazione con Outlook.

Assolutamente da provare.

sabato, febbraio 12, 2005

Perchè la computer science è una scienza sociale

A chi mi conosce bene potrebbe sembrare l'ennesimo tentativo di difendere il libro sul quale sto lavorando da tempo dalle recenti autorevoli accuse di avere poco o nulla a che fare con la sociologia, attraverso il tentativo di allargare oltre ogni ragionevolge limite il campo delle scienze sociali fino ad includere l'ingegneria delle comunicazioni degli anni '50. Per prima cosa ci tengo a smentire con sdegno questa ipotesi! :-) Tanto più che a dire che la scienza del computer è Realmente una scienza sociale è un autorevole scienziato del computer (Jonathan D. Pincus, di Microsoft Research). L'autore descrive questa sua idea come un necessario salto di paradigma per la computer science e riporta un certo numero di esempi di ricerche dove problemi come quello della sicurezza informatica sono studiati a partire dal "lato umano" della cosa. A questo punto non mi resta che rivolgermi al guru locale di "modelli matematici per calcolare i requisiti quanti/qualitativi necessari per aprire un corso di laurea" di fare una botta di conti per l'apertura di questo corso per scienziati sociali del computer...

giovedì, febbraio 10, 2005

Ed anche Repubblica.it ci arrivò...

Ad esattamente un mese e due giorni di distanza dall'annuncio su questo blog il più visitato sito Internet di informazione italiano parla oggi di 43 Things. Spero che i miei conoscenti che lavorano da quelle parti non me ne vogliano ma farsi battere così da un non professionista non va bene :-)

domenica, febbraio 06, 2005

Etichettamento di ordine superiore al primo

Abbiamo già parlato dell'attività di etichettare i contenuti con delle parole chiave. Le etichette possono essere applicate praticamente a tutto: alle foto, alle pagine di internet, ai messaggi email nella nostra mailbox, etc. Ma le etichette possono essere anche applicate ad altre etichette. Con questa attività si possono creare reti di etichette che possono essere utilizzate per inferire, sulla base della struttura della rete, dei significati. Questo articolo descrive in modo molto chiaro questa possibilità.

venerdì, febbraio 04, 2005

Benedetti Blog

Scusate ma questa era troppo bella per non segnarla...

Rubo il titolo del post a Sergio Maistello, per segnalare l'autorevole opinione de La Civiltà Cattolica sulla blogosfera. Secondo la rivista dei gesuiti, i blog possono contribuire a riequilibrare il sistema mediatico nel suo complesso, integrando i tradizionali broadcast... [continua su Web Content Management etc.]

Un esempio pratico di come sarà la TV

La rete all news di Sky TV Italia ha lanciato all'inizio di febbraio una nuova rubrica dedicata al mondo delle tecnologie. Pianeta Internet, è questo il titolo della rubrica, va in onda ogni sabato alle 12.45. Gli argomenti trattati sono di stretta attualità e spaziano dai software sociali alla competizione nel mondo dei motori di ricerca dopo il lancio del nuovo servizio di MSN. A parte i contenuti, la cosa più interessante, a mio avviso, consiste nel fatto che la trasmissione è dotata di un blog. Questo blog è dotato di un flusso RSS. E questo flusso RSS consente di scaricare i file video delle puntate della trasmissione in formato .torrent. In pratica è il primo esempio pratico di quello che avevo descritto parlando della TV ai tempi di Bitorrent. Una volta abbonati all'RSS della trasmissione possiamo configurare il nostro client bitorrent per avviare, quando disponibile una nuova puntata, automaticamente il download del file video. Quando avremo tempo e voglia di guardarci Pianeta Internet non dovremo fare altro che lanciare il video della puntata che ci interessa dal nostro PC.

Ttriple play: scenari di sviluppo fra Voice, Data e TV over IP

In Svizzera, nel cuore della vecchia Europa, è in corso uno scontro commerciale che prelude a quello che accadrà in tutta Europa nei prossimi anni. Da una parte gli operatori telefonici tradizionali, in genere ex-monopolisiti, come Swisscom e la nostra Telecom Italia. Dall'altra i provider di servizi via cavo come Cablecom e la nostra FastWeb. Le offerte di queste due diverse tipologie di operatori stanno da tempo convergendo verso uno offerta complessiva che unisca in un unico pacchetto i servizi voce (telefonia), dati (Internet) e video (TV). Questa offerta integrata, etichettata come "Triple Play", oltre ad essere articolata su tre media diversi consentirà di aumentare gli introiti provenienti da un unica famiglia fino a tre volte (fino a 150 dollari mensili per famiglia). Inolte ha un utile (per l'opertore) effetto di aumentare la fedeltà del cliente che ha interesse ad acquistare il pacchetto integrato di servizi da uno stesso provider. Vogliamo scommettere che Telecom Italia, entro il 2005, lancerà un offerta di tipo "Triple Play" in partnership con Microsoft sull'IPTV? L'articolo che descrive l'interessante scenario Svizzero è molto dettagliato ed interessante. Una lettura certamente consigliata.

mercoledì, febbraio 02, 2005

Lo zen e l'arte dell'etichettamento

Segnalo questo bell'articolo di Daniel Terdiman su Wired. L'oggetto riguarda l'utilizzo delle user-generated tags (ovvero le così dette folksonomies di cui avevo parlato un pò di tempo fa in relazione alle ontologie del semantic web). Si tratta di una brillante introduzione all'argomento non priva dell'ironia tipica di questa storica rivista.